Castelli e fortificazioni del Parmense

La conferenza

Castelli, fortezze, rocche e torri dall’Ongina all’Enza, fra il Po, l’Appennino Tosco-Emiliano e quello Ligure: origini, funzioni, caratteristiche e sviluppo.

È stato questo l’argomento trattato dalla conferenza intitolata Castelli e fortificazioni del Parmense, tenutasi in Emilia-Romagna nel 2015 e nel 2017.

Proposta per la rassegna itinerante «Incontri castellani» (inaugurata nel 2012 e dedicata al mondo delle fortificazioni medievali, rinascimentali e moderne), l’iniziativa è stata ideata e condotta da Davide Tansini.

Lo stile della spiegazione non è stato tecnicistico e settoriale: invece, semplice, colloquiale, brioso, a tratti ironico (pur rimanendo fedele ai dati storico-scientifici).

Le vicende legate alle fortificazioni parmensi hanno consentito di sviluppare anche un ampio discorso su varî aspetti del passato, spesso relazionàti o simili alla realtà attuale: cultura, economia, politica, società.

Così, Castelli e fortificazioni del Parmense è stata un’occasione vivace e coinvolgente per conoscere la storia e l’architettura.

L’argomento

La conferenza Castelli e fortificazioni del Parmense ha ripercorso l’arco temporale compreso fra Medioevo, Rinascimento ed Età Moderna, esaminando le particolari situazioni in cui sorsero e si svilupparono le opere fortificate esistenti nel territorio storico e attuale di Parma.

Questa zona del Nord Italia è racchiusa fra il córso del torrente Ongina, la riviera del fiume Po, la valle del torrente Enza, il crinale appenninico fra il settore Tosco-Emiliano e quello Ligure (con un porzione dell’alta Lunigiana), le valli déi fiumi Taro e Ceno e il córso del torrente Stirone.

Il territorio parmense presenta una varietà orografica e ambientale che passa dalla montagna (nella zona meridionale) alla collina e alla pianura alluvionale (verso Nord). Nella parte alta delle terre di Parma gli alvei déi fiumi e déi terrenti delimitano vaste zone boscose e, scendendo verso il Po, si trasformano in ampî gerali che conducono alle zone bonificate e intensamente coltivate della pianura.

Durante gli incontri Davide Tansini ha descritto alcune caratteristiche storico-antropiche della zona: l’esistenza di importanti fascî stradali fra la Valpadana, il versante ligure e quello tirrenico degli Appennini (primo fra tutti, la Via Francigena, tra Fidenza e Berceto lungo la Via Emilia e la valle del Taro); le plurisecolari attività legate al banditismo, ai traffici e al contrabbando; l’accentuato particolarismo feudale; le sovrapposizioni politiche, culturali e linguistiche fra le aree emiliana, toscana e ligure.

Davide Tansini ha tratteggiato gli scontri e le interazioni con sovrani, signori, repubbliche e compagini statali che durante i secoli si contesero zone di potere nel territorio parmense e negli immediati dintorni: il feudo monastico di San Colombano di Bobbio, quelli obertenghi e attonidi, i Comuni di Borgo San Donnino (oggi Fidenza), Cremona, Piacenza, Pontremoli, Reggio nell’Emilia (oltre a quello di Parma stessa), i signori Da Correggio, Fieschi, Malaspina, Platoni, Terzi e Vallisneri, il Ducato di Milano (prima con i Visconti, poi con gli Sforza, i Valois e gli Asburgo), quello di Modena e Reggio (con gli Este o Estensi), gli stati Landi, Pallavicino e Rossi, gli Stati della Chiesa, il Ducato di Parma e Piacenza retto dalla dinastia Farnese.

Nell’illustrazione dello storico sono stati menzionàti anche altri casati coinvolti in diverse epoche e in varia misura negli sviluppi politico-militari del Parmense: Gonzaga, Meli Lupi, Piccinino, Sanvitale, Torelli.

Prendendo le mosse da questi dati storici, Davide Tansini ha esaminato la diversificata tipologia fortilizia parmigiana e parmense: torri d’avvistamento, fortezze, cittadelle, casali fortificàti, rocche, caminate, cerchie bastionate, castelli-rifugio, borghi muraàti.

Il relatore ha spiegato le esigenze alla base delle specifiche strutture difensive; la loro distribuzione; i processi demografici ed economici che esse avviarono; i personaggî e le autorità che seppero sfruttare le potenzialità di queste opere fortilizie; l’evoluzione delle tecniche con cui furono costruite.

Impostato su molteplici livelli di comprensione e di approccio, il discorso di Davide Tansini ha presentato una visione ad ampio respiro del territorio (caratteristica, questa, che accomuna Castelli e fortificazioni del Parmense con gli altri eventi di «Incontri castellani»).

I luoghi

Le due tappe della conferenza Castelli e fortificazioni del Parmense, svoltesi in Emilia-Romagna nel 2015 e nel 2017, si sono occupate di varie strutture fortilizie situate nell’odierno territorio di Parma e dintorni.

Il primo incontro si è tenuto a Busseto (Parma) presso la Rocca Pallavicino il 18 Luglio 2015.

Il secondo appuntamento si è svolto a Parma nella Cittadella il 9 Aprile 2017.

Fra gli esempî tratti dalla zona déi bacini déi torrenti Ongina e Stirone figurano le opere fortificate di Busseto, Castione Marchesi (Fidenza), Contignaco (Salsomaggiore Terme), Fidenza, Gallinella (Salsomaggiore Terme), Pellegrino Parmense, Polesine (Polesine Zibello), Scipione Castello (Salsomaggiore Terme), Soragna, Tabiano Castello (Salsomaggiore Terme) e Torre dei Marchesi (Pellegrino Parmense).

Per quanto riguarda il territorio lungo il córso déi fiumi Taro e Ceno gli incontri hanno esaminato le fortificazioni di Bardi, Berceto, Borgo Val di Taro (o Borgotaro), Carona (Fornovo di Taro), Castelguelfo (Noceto), Compiano, Costamezzana (Noceto), Fontanellato, Noceto, Oriano (Solignano), Pietramogolana (Berceto), Roccabianca, Roccalanzona (Medesano), San Secondo Parmense, Sissa, Solignano, Varano de’ Melegari, Varano dei Marchesi (Medesano) e Varsi, oltre a Grondola (Pontremoli, in Lunigiana).

Relativamente alle terre póste lungo i torrenti Baganza e Parma, sono stati trattàti i casi delle opere fortilizie di Baganzola (Parma), Bosco (Corniglio), Corniglio, Felino, Panocchia (Parma), Parma, Ravarano (Calestano), Tizzano Val Parma, Torrechiara (Langhirano).

Fra gli esempî tratti dalla zona del bacino del torrente Enza compaiono le strutture fortificate di Coenzo (Sorbolo Mezzani), Guardasone (Traversetolo), Montechiarugolo, Rusino (Tizzano Val Parma) e Zibana (Palanzano), oltre a Rossena e Rossenella (Canossa, nell’Appennino Reggiano).

Info

Luoghi:
Busseto (Parma, Emilia-Romagna – Italia), Rocca Pallavicino (Municipio – Piazza Giuseppe Verdi, 10)
Parma (Emilia-Romagna – Italia), Cittadella (Viale delle Rimembranze, 5)

Date:
18 Luglio 2015 (a Busseto)
9 Aprile 2017 (a Parma)

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E-mail:
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Telefono:
349 2203693

© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 29 Giugno 2015 – Aggiornato al 27 Marzo 2024