(La) Cittadella Viscontea di Piacenza

L’evento

Il 20 Aprile 2008 il Palazzo Farnese di Piacenza ha ospitato l’itinerario tematico dal titolo (La) Cittadella Viscontea di Piacenza.

L’evento è stato ideato e condotto da Davide Tansini e ha riguardato la storia, l’architettura e le curiosità della Cittadella Viscontea (chiamata anche Cittadella Nuova, Rocca Viscontea o Cittadella del Legato), che sorge nella parte Nord del centro storico piacentino.

La storia

La Cittadella Viscontea di Piacenza fu fondata dal consignore di Milano e signore di Piacenza Galeazzo II Visconti nel 1373 nell’area immediatamente a Sud-Ovest di un’altra fortezza: la Cittadella di Fodesta (chiamata anche Vegia), fatta costruire sempre dal casato Visconti a partire dagli Anni Venti del XIV secolo.

Fondamentale caposaldo per i collegamenti fra Lombardia e Italia peninsulare, durante il tardo Medioevo e il Rinascimento Piacenza aveva il proprio fulcro difensivo nella Cittadella di Galeazzo II, che sorgeva a poca distanza sia dal fiume Po sia dal porto piacentino (una lanca fluviale chiamata Canale di Fodesta).

Tra la fine del XIV e l’inizio del XVI secolo, inglobato nel Ducato di Milano, il fortilizio fu sede di una guarnigione militare agli ordini di un capitano.

Nella primavera 1404 la fortezza resistette al tentativo di occupare Piacenza messo in atto dal parmigiano Ottobuono Terzi (?-1409) e dal lodigiano Giovanni Vignati (1360 c.a-1416). Nel 1409 la città fu occupata per conto del re di Francia dalle truppe di Jean II Le Meingre detto Boucicault (1364-1421).

Dal 1410 al 1416 la Cittadella Nuova fu controllata da Giovanni Vignati, divenuto signore di Piacenza. In séguito fu conquistata dalle truppe del duca di Milano Filippo Maria Visconti (1392-1447) e sotto il dominio visconteo rimase fino alla morte del duca, quando fu occupata dalla Repubblica di Venezia (Agosto 1447).

Nell’autunno 1447 fra le mura della fortezza si consumò l’estrema resistenza veneziana all’assedio condotto dalle truppe di Francesco Sforza Visconti (1401-1466) per conto della Repubblica Ambrosiana di Milano. L’anno seguente fu lo stesso Francesco a impadronirsi di Piacenza e della Cittadella Nuova come dominio personale.

Il fortilizio rimase un presidio sforzesco dal 1448 al 1499. Poi, fu occupata fino al 1512 dalle truppe del re di Francia Luigi XII di Valois-Orléans (1462-1515). Ritornò sotto il dominio sforzesco fra il 1512 e il 1515 con il duca Massimiliano (1493-1530), e di nuovo sotto quello francese dal 1515 al 1521 con il re Francesco I di Valois (1494-1547).

La Cittadella Nuova (come l’intera città) passò nel 1521 fra i dominî pontificî e nel 1545 sotto il controllo del casato Farnese.

Nel Settembre 1547 l’antico fortilizio visconteo fu lo scenario della congiura contro il duca di Piacenza e Parma Pier Luigi Farnese (1503-1547), terminata con il suo efferato omicidio.

A partire dal 1558, su impulso della duchessa di Parma e Piacenza Margherita d’Austria (1522-1586), il fortilizio fu profondamente ristrutturato: sul suo sedime fu intrapresa la costruzione del Palazzo Farnese, che sostituì la metà orientale dell’antico fortilizio visconteo.

L’architettura

La Cittadella Nuova di Piacenza è oggi la meglio conservata testimonianza dell’imponente opera fortificatoria intrapresa dal casato Visconti per la difesa della città sul Po.

Il tracciato del fortilizio era impostato su una pianta quadrangolare (80 x 100 metri circa): lungo questo quadrilatero erano disposte le cortine murarie merlate del fronte difensivo, sulle quali si addossavano i corpi di fabbrica perimetrali.

Quattro torri dalla pianta a ferro di cavallo munivano i quattro angoli; altre quattro (a pianta quadrangolare, passanti, dotate di porta carraia e pusterla) proteggevano altrettanti accessi ricavàti a metà circa di ciascuna cortina muraria.

Il lato Sud-Ovest era rivolto verso il centro di Piacenza; quello Nord-Est, invece, fronteggiava la Cittadella Vegia (oggi scomparsa), cui era collegata tramite un ponte in muratura e un passaggio sotterraneo.

Il rinvenimento di diversi tronchi di gallerie ipogee nel sottosuolo piacentino fanno ipotizzare camminamenti coperti fra la Cittadella Nuova e altre fortezze edificate dai Visconti nel XIV secolo: verso Sud-Ovest il Castello di Sant’Antonino e verso Ovest la Cittadella di Strà Levata (oggi distrutte).

L’importanza della Cittadella Nuova supera l’àmbito cittadino: oltre ad aver fornito un modello architettonico per varî fortilizî edificàti successivamente nel Piacentino, rappresenta una precorritrice delle rocche rinascimentali, tipologia di fortificazione sviluppatasi in Italia fra il XV e l’inizio del XVI secolo.

L’avviamento della costruzione del Palazzo Farnese sul sito della Cittadella Nuova nel 1558 comportò l’abbattimento di circa metà della struttura viscontea.

Tuttavia, la definitiva interruzione del cantiere farnesiano nel 1602 permise di conservare larga parte del fortilizio, pur con varie trasformazioni operate nel córso déi decenni.

Info

Luogo:
Piacenza (Emilia-Romagna – Italia), Palazzo Farnese (Cittadella Viscontea – Piazza Cittadella, 29)

Data:
20 Aprile 2008

Ente organizzatore:
Associazione Culturale «Nebbie del Drago»

In collaborazione con:
Francesca Gaido

E-mail (Davide Tansini):
e v e n t i @ t a n s i n i . i t

Telefono (Davide Tansini):
349 2203693

Note:
l’evento è stato ideato e condotto da Davide Tansini, che detiene la paternità creativa dell’iniziativa e tutti i relativi diritti; i contenuti illustràti da Davide Tansini al pubblico durante la manifestazione sono basàti sugli esiti delle sue ricerche in àmbito storico-architettonico

© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 26 Giugno 2018 – Aggiornato all’8 Maggio 2020