Piacenza 1547: come ammazzare un duca

L’evento

Piacenza, 10 Settembre 1547: il duca di Piacenza e Parma Pier Luigi Farnese, figlio del papa Paolo III, fu pugnalato a morte nelle sale della Cittadella Viscontea.

Questo fu il cruento epilogo di una congiura consumatasi nell’Italia rinascimentale: una vicenda che è diventata il cuore dello spettacolo Piacenza 1547: come ammazzare un duca, svoltosi in Lombardia e in Emilia-Romagna.

Presentata sotto forma di narrazione storica, l’iniziativa è ideata e condotta da Davide Tansini, che rievoca guerre, intrighi, passioni, rivalità e tradimenti del tardo Rinascimento italiano.

Con stile colloquiale, vivace e ironico, lo storico racconta gli scenarî della narrazione, utilizzando gli esiti di ricerche personali sulla Lombardia rinascimentale e sul Ducato di Parma e Piacenza.

Piacenza 1547: come ammazzare un duca è ispirato al teatro di narrazione. Lo spettacolo ha avuto il suo debutto nell’Agosto 2013 ed è stato rappresentato in forma sia dinamica (lungo percorsi guidati a tappe) sia statica (con platea).

Sospeso fra documentario e spy story, il racconto di Davide Tansini non si limita all’enumerazione déi fatti o déi dettaglî biografici: diviene l’occasione per un discorso articolato (oltre che interessante e coinvolgente) su un periodo storico e sull’eredità che ha lasciato: società, economia, usi, arti, tradizioni, curiosità (in Valpadana e non soltanto).

Ci sono le vicende politiche, con il loro immancabile séguito di speranze e delusioni; le personalità più in vista dell’epoca (VIP del Rinascimento e dell’Età Moderna); le questioni maggiormente sentite e dibattute, come le tasse (tema sempre d’attualità) e i timori per un futuro incerto. Difficile non ritrovare anche nell’attuale vita quotidiana punti di contatto con questo passato soltanto in apparenza lontano.

Oltre a essere un suggestivo spettacolo di narrazione storica, Piacenza 1547: come ammazzare un duca è una coinvolgente occasione per conoscere e rivivere il passato.

La trama

Sono diversi gli avvenimenti che formano il complesso retroscena della congiura contro Pier Luigi Farnese: la cessione di Parma e Piacenza agli Stati Pontifici (1521); il sacco di Roma a opera déi Lanzichenecchi (1527); la morte dell’ultimo duca sforzesco di Milano Francesco II (1535); la devoluzione del Ducato di Milano all’imperatore (e re di Spagna) Carlo V d’Asburgo e l’investitura a nuovo duca milanese del figlio dello stesso Carlo, Filippo (1542).

Soprattutto, l’elezione al soglio pontificio del cardinale Alessandro Farnese (1534): papa Paolo III. Personaggio dall’intelligenza vivace, ma anche dedito ai vizî e ai piaceri (particolarmente amante del vino e delle donne), nella sua lunga e tortuosa scalata al potere porta con sé i numerosi figlî. Fra questi il primogenito e prediletto Pier Luigi, forse avuto dalla nobildonna romana Silvia Ruffini nel 1503.

Ribelle, irrequieto, esuberante ben oltre il limite della tracotanza e della brutalità, eccessivo e stravagante, così pure intelligente e amante déi vizî come il padre, sin dalla nascita Pier Luigi diventa parte delle manovre di potere che il casato farnesiano compie presso la corte romana.

Fatto sposare a 16 anni con Gerolama Orsini, Pier Luigi intraprende altrettanto giovane il mestiere delle armi. La sua indole lo porta a dimostrarsi coraggioso, forte e audace in battaglia, ma anche efferato nelle sue azioni: addirittura, guida una parte delle truppe imperiali durante l’occupazione e il sacco di Roma nel 1527 (preservando però il palazzo e i beni di famiglia durante il saccheggio). La violenza delle sue scorribande nella Campagna Romana (rapine, omicidî, profanazioni) gli procura persino un anatema dello stesso pontefice: maledizione che Pier Luigi e il padre Alessandro riescono a far ritirare soltanto con molta fatica.

Divenuto pontefice, Paolo III opera alacremente per la propria famiglia (già signora su molte terre fra Lazio, Toscana e Umbria), cercando di ritagliare zone di potere sempre più estese all’interno degli Stati Pontificî.

Dopo la nomina a Gonfaloniere della Chiesa, l’investitura a duca di Castro da parte del pontefice (1537) e quella a marchese di Novara da parte dell’imperatore (1538), Pier Luigi coglie l’occasione di diventare feudatario di Piacenza e di Parma: territorî periferici del dominio pontificio, non lontani da Milano, in cui i Farnese vedono grandi potenzialità politiche ed economiche.

Fra il 12 e il 17 Agosto 1545 la proposta di investire Pier Luigi duca delle due città in cambio del Ducato di Castro e di un censo annuale di 9.000 ducati è esaminata e approvata dal Concistoro romano: il 26 Agosto Paolo III firma la bolla di investitura per il figlio e nel Settembre successivo Pier Luigi Farnese fa il suo ingresso in Emilia come duca di Piacenza e Parma.

Pier Luigi intraprende numerose azioni a favore della popolazione (apertura di scuole, riparazione di strade e ponti, abolizione di tasse e di esenzioni ingiustificate a queste, regimazione delle acque). Ma i rapporti con il notabilato locale (soprattutto, con quello piacentino) sono molto tesi: mal sopportato è il carattere irruente del primogenito di Paolo III (molti lo chiamano spregiativamente «il bastardo del papa»); mal sopportate sono alcune sue decisioni (la costruzione di una nuova cittadella, la redazione di nuovi registri del censo); soprattutto, mal sopportata è la presenza di un sovrano de facto, ritenuto troppo energico e risoluto rispetto ai precedenti governatori pontificî (e perciò troppo scomodo).

Con l’indiretta approvazione dell’imperatore e la complicità del governatore di Milano Ferrante Gonzaga (acerrimo nemico di Pier Luigi), una parte del notabilato ordisce una congiura per eliminare il poco amato Farnese. A capo della cospirazione quattro nobili: Girolamo Pallavicino, Agostino Landi, Giovanni Anguissola e Gian Luigi Confalonieri (PLAC diviene l’acronimo che identifica i loro quattro cognomi). La trappola scatta il 10 Settembre 1547: un gruppo di congiuràti riesce a introdursi nelle sale della Cittadella Viscontea che ospitano il duca e lo uccide a pugnalate, gettandone poi il cadavere nel fossato della fortezza.

Dopo l’omicidio di Pier Luigi Ferrante Gonzaga fa occupare gran parte déi territorî farnesiani in Emilia: pur interrotto e contrastato, il dominio imperiale permane fino al 1556 (ma la guarnigione asburgica della Cittadella Farnesiana di Piacenza abbandona la fortezza soltanto nel 1585). Affrontando molte molte difficoltà, i discendenti di Pier Luigi sfruttano abilmente l’appoggio di Paolo III e la parentela con la casata degli Asburgo e riescono a entrare al servizio dell’imperatore: un po’ per ricompensa, un po’ per il mutare degli equilibrî politici, i Farnese ottengono la restituzione del dominio emiliano (mantenendone il controllo fino al 1732).

Info

Luoghi:
Castiglione d’Adda (Lodi, Lombardia – Italia), ex Municipio (Piazza Giacomo Matteotti, 1)
Pizzighettone (Cremona, Lombardia – Italia), cerchia muraria (Piazza d’Armi)
Piacenza (Emilia-Romagna – Italia), Palazzo Gotico (Piazza dei Cavalli)
Parma (Emilia-Romagna – Italia), Cittadella (Viale delle Rimembranze, 5)

Date:
10 Agosto 2013 (a Castiglione d’Adda)
31 Ottobre 2014 (a Pizzighettone)
30 Luglio 2016 (a Piacenza)
25 Agosto 2018 (a Pizzighettone)
22 Giugno 2019 (a Parma)

Ente organizzatore:
«GVM» (tappe di Pizzighettone)

Patrocinio:
Comune di Castiglione d’Adda (tappa di Castiglione d’Adda)

Facebook:
piacenza1547

E-mail (Davide Tansini):
e v e n t i @ t a n s i n i . i t

Telefono (Davide Tansini):
349 2203693

Note:
l’evento non ha avuto scòpo di lucro; è stato ideato e condotto da Davide Tansini, che detiene la paternità creativa dello spettacolo e tutti i relativi diritti; i contenuti illustràti da Davide Tansini al pubblico durante la manifestazione sono basàti sugli esiti delle sue ricerche in àmbito storico; per la preparazione e la conduzione dello spettacolo Davide Tansini ha operato gratuitamente; Piacenza 1547: come ammazzare un duca non è una rievocazione storica con personaggî in costume e animali

© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 28 Luglio 2016 – Aggiornato all’8 Maggio 2020